Da sempre appassionato di birra, nel 2014 Lino Mazzocco, con la complicità di suo figlio Totò, avvia questo piccolo birrificio artigianale a Castel di Sangro, in un territorio contraddistinto da una tradizione legata alla produzione della birra. Infatti il nonno della moglie di Lino lavorava nello stabilimento di Birra d’Abruzzo, florida realtà locale degli anni ’20 del secolo scorso poi rilevata dal gruppo Peroni e successivamente dismessa poco prima della guerra. 

La zona, ricca di corsi d’acqua, è da sempre contraddistinta dalla crescita di luppoli spontanei lungo i fiumi. Lo stesso Birrificio Abruzzese tuttora utilizza l’acqua sorgiva che un tempo lo storico birrificio attingeva dal pantano di Montenero Val Cocchiara. 

L’acqua è un elemento fondamentale nella produzione della birra, e quella utilizzata dal Birrificio Abruzzese è naturalmente filtrata dalla torba. Si tratta di un’acqua oligominerale dal residuo fisso minimo che rende la birra unica. A fare il resto ci pensano malti e luppoli selezionati e la maestria di Lino e Totò. 

L’ispirazione è di scuola inglese e belga, quindi spazio all’alta fermentazione e alle rifermentate in bottiglia. 

Nell’assortito catalogo incrociamo la biondissima EVA, la Golden Ale di casa e prima birra prodotta dal Birrificio, poi l’IPA (Indian Pale Ale) che strizza l’occhio allo stile americano con i suoi tre luppoli a stelle e strisce. Con l’IRA, l’American Amber Ale, sono impiegati quattro malti differenti per un’ambrata complessa, mentre nell’ADE i malti si fanno più scuri per ottenere una Porter intensa. La scuola belga si mette in bella mostra con la OLA, Blanche dai sentori fruttati e speziati e con la EGO, una birra d’abbazia che sfoggia i suoi 8 gradi con disinvoltura.

Presso il Birrificio è possibile degustare e consumare le birre.