Le miccole di Vallescura un tempo rappresentavano una delle principali colture sul Piano delle Cinquemiglia.
Ne abbiamo testimonianza negli “Scritti di Botanica” di Pasquale Gravina (1811 – 1812) che descrive questa lenticchia come «la più stimata di tutti i legumi, non solo per la squisitezza del sapore, ma per la sua picciolezza» e «nelle colline che sovrastano al Piano di Cinquemiglia, e che sono reputate le più sterili, allignano così bene che non può desiderarsi di meglio».
Questa varietà di lenticchie che predilige terreni sterili e boreali, con inverni lunghi e rigidi e primavere brevi e fresche, ha diametro di pochi millimetri, forma globosa e colore scuro.
Storicamente coltura prediletta dell’antica Vallescura, l’odierna Rocca Pia, era finita nell’oblio e solo qualche anno fa è tornata in auge sul Piano delle Cinquemiglia.
La raccolta delle miccole avviene nel mese di agosto e in quanto piccolissime non hanno bisogno di alcun ammollo prima di essere consumate. Particolarmente saporite, in cucina sono l’ingrediente prediletto per ogni zuppa che si rispetti.