Tutto il territorio della montagna appenninica abruzzese è vocato alla produzione di mieli di altissima qualità. L’entroterra montano, che coincide per buona parte anche con l’area dei Parchi può vantare una biodiversità unica: dalle aree collinari a quelle che superano la quota di 800 metri, è presente un patrimonio di fioriture che si traduce nella produzione di mieli millefiori dai profumi e dai sentori caratteristici.
Il miele viene prodotto dalla flora tipica e millefiori di montagna con gli apiari collocati a un’altitudine minima di 800 metri, ma è anche ottenuto dalla flora presente in altri territori e lavorata dagli apicoltori abruzzesi “nomadi” che trasportano le arnie in zone dove sono presenti altre floricolture.
Il cosiddetto “nomadismo” ovvero l’adozione di tecniche produttive che prevedono lo spostamento delle api da un territorio all’altro in coincidenza delle epoche di fioritura, ha favorito la produzione, oltre che del rinomato millefiori, di una grande varietà di mieli monoflora. Di questi, alcuni sono tipici del territorio come acacia, castagno, santoreggia, stregonia, altri invece vengono “bottinati” portando le api sulle fioriture proprie di altre regioni, come l’eucalipto nel Lazio e gli agrumi in Puglia.