Un itinerario di 24 ore per scoprire le Terre dei Peligni, in questa prima tappa partiremo dalle Gole del Sagittario per arrivare nel cuore della Valle Peligna e in quella che è stata l’antica capitale Italica, Corfinio.
La “passeggiata” si presta anche alla bicicletta, per i meno allenati consigliamo l’utilizzo ebike.
PRIMO GIORNO
Scanno, il borgo dei fotografi
Uno dei borghi più belli d’Italia, Scanno è stato immortalato negli scatti di Cartier Bresson e M.C. Escher. Fate una passeggiata nel paese che vanta una secolare tradizione nella lavorazione di oro e argento a filigrana sottile. Il risultato è la Presentosa, miniatura che ricorda i rosoni in gotico fiorito. A Scanno potrete apprezzare anche il pan dell’orso: preparazione che ricorda quella del parrozzo, ma ne differisce per l’utilizzo di miele e burro nell’impasto.
Appena fuori dal paese, se volete ammirare il vicino lago di Scanno dall’alto, vi basterà seguire il Sentiero del Cuore che con circa un’ora di cammino vi condurrà su una terrazza panoramica dove poter contemplare il lago.
Nella Riserva Naturale Gole del Sagittario
Lasciando il lago di Scanno, in circa dieci minuti di macchina, sarete a Villalago, un altro borgo che merita la sosta, subito dopo incontrerete le acque cristalline del lago di San Domenico, nelle immediate vicinanze l’omonimo eremo. A pochi chilometri la suggestiva Castrovalva, frazione del paesino di Anversa degli Abruzzi, che si erge sulla cresta del Monte Sant’Angelo.
Passeggiata con cena a Pacentro
Raggiungete la splendida Pacentro. Il borgo, tra i più belli d’Italia, svetta a circa 800 metri di quota ed è la porta d’accesso al Parco Nazionale della Maiella. Il paese è famoso per la corsa degli zingari che si tiene ogni anno la prima domenica di settembre.
Cenate alla Taverna de li Caldora, un autentico viaggio nella tradizione agropastorale locale.
SECONDO GIORNO
Ars, eros e cibus, Sulmona
Siete nel cuore della Valle Peligna, nella città che diedi i natali al poeta Ovidio e che lega il suo nome a innumerevoli specialità gastronomiche, come i confetti, il torrone e l’esclusivo aglio rosso. Fate una passeggiate nel centro storico e visitate piazza XX settembre con la statua di Ovidio, piazza Garibaldi con il suo acquedotto e la fontana del Vecchio, e che ogni anno ospita la Madonna che scappa (a Pasqua) e La Giostra Cavalleresca (a fine luglio).
Poco fuori, la splendida Badia Morronese, anche sede del Parco Nazionale della Maiella, che al suo interno ospita il Museo Galleria dell’aglio rosso.
Nelle immediate vicinanze potrete raggiungere il belvedere alle pendici del Morrone, dove sorgono un punto ristoro e un’area picnic. Dal belvedere affacciato sulla valle Peligna, si può scegliere di salire all’eremo di Sant’Onofrio, oppure scendere al sito archeologico del Santuario di Ercole Curino.
Andar per Cantine e Frantoi
Siete nella terra d’elezione del Montepulciano d’Abruzzo, quindi è necessario visitare qualche cantina e fare incetta di vino, tra Prezza, Vittorito e Pratola Peligna avrete l’imbarazzo della scelta, ovviamente è sempre bene chiamare e prenotare per verificare la disponibilità e l’apertura. Anche l’olio evo non è da meno, qui la tradizione è quella del blend ottenuto dalle cultivar di Rustica e Gentile dell’Aquila, tuttavia negli ultimi anni alcune realtà stanno sperimentando il monovarietale di Rustica con importanti risultati e riconoscimenti.
Pranzo a Pettorano Sul Gizio
Per il pranzo della domenica fate una sosta a Pettorano sul Gizio, paesino che è tornato alla ribalta per i mugnoli.
L’indirizzo da segnare è quello del Torchio, ristorante rustico dove potrete apprezzare un pranzo all’aperto con vista. A tavola si gustano piatti tradizionali e di stagione, con un’attenta e minuziosa selezione della materia prima, rigorosamente locale.
Corfinio, l’antica capitale Italica
Non potete lasciare la Valle Peligna senza visitare quella che è stata l’antica capitale Italica ovvero Corfinio. Le sue origini risalgono al IX-X secolo a.C. Qui venne coniata la moneta che per la prima volta recava la dicitura “Italia”. Meritano una visita la cattedrale San Pelino, il Museo archeologico, i resti dell’acquedotto e delle terme di epoca romana.
I ristoranti segnalati nell’itinerario sono presenti nelle ultime edizioni delle principali guide enogastronomiche (Gambero Rosso, Slow Food, Michelin).
[Crediti | Foto di Gal Abruzzo Italico, Carmelita Cianci, www.borghipiùbelliditalia.it]