Mugnoli di Pettorano sul Gizio

Storicamente coltivati nei campi pianeggianti di Pettorano sul Gizio, a circa 500 metri di altitudine, nei piccoli orti lungo l’antico tratturo, i mugnoli in passato rappresentavano una preziosa risorsa invernale e merce di scambio con il vicino mercato di Sulmona. 


Il mugnolo è una rapestre molto resistente alle basse temperature e alle gelate invernali, ed è proprio il freddo che conferisce a questo ortaggio tenerezza e sapore.

Discendenti delle cime di rapa pugliesi, i mugnoli sono arrivati a Pettorano sul Gizio con la transumanza. Quando a giugno i pastori tornavano sulle montagne circostanti erano soliti impiantare, nei pressi degli stazzi, piccoli orti dove seminavano soprattutto i mugnoli.
Nel territorio di Pettorano hanno trovato il microclima ideale e un’importante risorsa nelle acque del fiume Gizio, essenziali per l’irrigazione.

Le famiglie di ortolani hanno tramandato, di generazione in generazione, i saperi e le tecniche di coltivazione di questo ortaggio che risponde ad una tradizione rigorosa: la semina avviene durante la prima luna calante dopo Ferragosto e la raccolta è fatta esclusivamente a mano nel periodo invernale.
In questa coltura non sono contemplati concimi chimici e antiparassitari perché resistente ai parassiti e alle avversità climatiche. 


Per via del sapore caratteristico, gentile e delicato, i mugnoli sono molto ricercati in cucina e si possono apprezzare sia sbollentati e passati in padella che come condimento per i cazzariej (cazzarielli), gnocchetti di acqua e farina.